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Lockheed F-104G

Circolo del 53

Il celebre F-104G fu un velivolo destinato all’esportazione sviluppato dall’intercettore F-104A Starfighter, e dal modello multiruolo F-104C, entrambi assai poco apprezzati dall’USAF. La Lockheed pensò di sfruttare comunque il progetto proponendolo alle forze aeree NATO, e in particolare alla Germania, che necessitava di un moderno cacciabombardiere supersonico, soprattutto per le missioni di strike nucleare. Nel 1958 la ditta californiana si aggiudicò il contratto tedesco, e nel gennaio 1960 si unirono al programma anche Olanda, poi Belgio e, nel mese di marzo, l’Italia. La costruzione su licenza del velivolo divenne una grossa occasione di rilancio dell’industria aeronautica europea, che vide la partecipazione di decine di aziende, distribuite in quattro gruppi di lavoro. Quello denominato ARGE-Sud fu guidato dalla FIAT Aviazione, e coinvolse anche Aerfer, Macchi, Officine Aeronavali, Piaggio, SACA e SIAI Marchetti. La FIAT costruì in totale 199 esemplari del velivolo (compresa la versione da ricognizione RF-104G), di cui 124 per l’Aeronautica Militare, a cui si aggiunse il primo esemplare (serial 9998, M.M. 6501) costruito dalla Lockheed. Il primo F-104G volò il 7 giugno 1960, mentre il primo esemplare per l’Italia volò a Palmdale, il 2 marzo 1962. Con lo Starfighter, l’Aeronautica Militare ebbe a disposizione per la prima volta un caccia da Mach 2, caratterizzato da grandi prestazioni, ma anche da notevoli difficoltà, sia dal punto di vista del pilotaggio e dell’impiego, sia dal punto di vista manutentivo. A partire dal 1963, il nuovo caccia andò a equipaggiare tre Gruppi caccia (9°, 10° e 21°), due Gruppi da strike (102° e 154°) e un Gruppo da ricognizione (101°), ma quest’ultimo fu in breve riconvertito sull’F-84F, e i suoi velivoli furono ridistribuiti agli altri gruppi. In seguito, con l’introduzione del modello migliorato F-104S e del Tornado IDS, gli F-104G vennero riassegnati al 18° Gruppo, al 28° Gruppo e al 132° Gruppo, tutti inquadrati nel 3° Stormo da ricognizione. Gli F-104G furono in dotazione anche al 20° Gruppo Addestramento Operativo, che impiegò velivoli biposto, ma anche monoposto, a partire dalla fine degli anni settanta. Proprio il 20° Gruppo fu l’ultimo reparto a volare con questo caccia, registrando l’ultima missione il 5 giugno 1994. L’esemplare presente a Cameri è la M.M. 6634, il quarto costruito come RF-104G.

Caratteristiche tecniche e prestazioni

apertura alare: 6,68 m

lunghezza: 16,69 m

altezza: 4,11 m

superficie alare: 18,22 m2

pesi: a vuoto 6.348 Kg, massimo al decollo: 9.362 Kg

motore: uno, turbogetto General Electric J79-GE-11A, da 7.165 Kg/s con postbruciatore 

velocità massima: circa 2.000 km/h (Mach 2) a 12.000 m

tangenza pratica: 16.660 m

autonomia massima: 1.110 Km

armamento: un cannoncino M61 Vulcan da 20mm, fino a 1.945 kg di carichi esterni

equipaggio: 1