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Indagini in quota

Circolo del 53

Ustica, le due verità giudiziarie sul caso

Risulta ormai con ogni evidenza che i media, con pochissime eccezioni, sono soliti sottoporre periodicamente (e inspiegabilmente) all’opinione pubblica la ricostruzione della vicenda di Ustica da un punto di vista univocamente orientato ad identificare  nell’esplosione di un missile aria-aria, lanciato da un velivolo tuttora sconosciuto nel corso di una mai dimostrata battaglia aerea, la causa unica e certa dell’abbattimento del DC-9 ITAVIA sui cieli di Ustica.

Orbene, poiché le carte processuali e le diverse istruttorie che si sono succedute da quel tragico 27 giugno 1980 non dicono esattamente la stessa cosa, anzi …., si vuole sottoporre a chiunque interessato una serie di documenti, raggiungibili mediante i link sottostanti, che, nella loro analisi sulle possibili cause del tragico incidente, si avvalgono di perizie tecniche ufficiali e “super partes”, deduzioni logiche e circostanziate, così come di verità giudiziarie consolidate, pervenendo a conclusioni o comunque considerazioni assai diverse dalle certezze con le quali gli stessi media hanno, da quel dì, saturato le menti di tutti noi.
In definitiva, ben lungi dal voler proseguire in qualche modo sul solco delle polemiche che inevitabilmente hanno preso vita nel corso degli anni (troppi) da quella tragica serata ad oggi, probabilmente anche alimentate da ponderosi interessi di parte, quasi sempre contraddistinte da informazioni incomplete, spesso scarsamente motivate, a volte addirittura grottesche per la loro superficialità e “originalità”, auspichiamo che la visione/lettura di quanto proposto contribuisca a formare nei frequentatori del sito, stante la serietà/credibilità degli autori, una opinione sulla vicenda assai più precisa, ben radicata su oggettivi riscontri peritali/giudiziali piuttosto che sulle sole (fantasiose) ipotesi giornalistiche.

Cronologia della vicenda giudiziaria  (clicca qui)                  Le sentenze(clicca qui)                   “Il Testimone” (video 15’46”) Comitato Studi per Ustica
Il Libro Bianco – Relazioni e conclusioni (clicca qui) di A. Frank Taylor Membro Commissione Peritale Ustica Lezioni tratte dall’indagine sull’incidente aereo di Ustica (clicca qui) Comitato Studi per Ustica


ARTICOLI INTERVISTE E ALTRO


“Strage di Ustica? Qualcuno copre terroristi palestinesi”/ Carlo Giovanardi: “Così Italia è esposta a rischi”

Pubblicazione: 08.04.2024 – Silvana Palazzo

Fonte: ilsussidiario.net (https://www.ilsussidiario.net/news/strage-di-ustica-qualcuno-copre-terroristi-palestinesi-carlo-giovanardi-cosi-italia-e-esposta-a-rischi/2687928/)

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Ing. Aurelio Misiti – Il Collegio Peritale per il disastro aereo di Ustica

7 aprile 2024

Fonte: RONIN FILM PRODUCTION – www.roninfilmproduction.com

Video integrale: https://www.youtube.com/watch?v=T9Fn2yENoYA&t=0s

Trascrizione del video (fino al minuto 16:31)

Alla formazione del Collegio Peritale complessivo, dopo l’esperienza di alcune commissioni parziali, è stata affrontata da due magistrati: il primo magistrato, non so se è importante il nome, però è il primo magistrato mi ha contattato perché ero il Preside della facoltà di Ingegneria di Roma che sta a San Pietro in Vincoli. In quel tempo la facoltà di Ingegneria aveva il gruppo di studiosi dell’aeronautica e dell’astronautica più importante del mondo, esclusi gli Stati Uniti, se pensiamo che facevamo con il professor Broglio, con gli altri professori, con il professore Santini, eccetera mandavamo i satelliti da Malindi nello spazio, quindi c’erano esperti soprattutto di astronautica ma anche di aeronautica ed erano tutti miei collaboratori, io tra l’altro quando mi sono laureato ho fatto pure 2 anni di Specializzazione all’Ingegneria Aeronautica e quindi avevo tutte le carte in regola per essere chiamato a guidare una commissione internazionale.

Commissione internazionale che mi raccomandava il magistrato di scegliere persone simili a me, nel senso di avere le competenze, di avere i migliori in senso assoluto che esistevano al mondo, escludendo due nazioni: la Francia e gli Stati Uniti. Perché alcune di quelle commissioni precedenti avevano detto che per loro c’era una responsabilità dei Francesi per il missile per esempio, e gli Stati Uniti per altri motivi, eccetera. Quindi io ho lavorato insieme al mio vice Santini e ho trovato la massima espressione degli studiosi di disastri aeronautici e in particolare due tedeschi, poi sono diventati tre perché mi hanno mandato uno esperto missilistico, due inglesi e due svedesi, in più cinque italiani che erano il massimo, erano tutti coordinati da me e soprattutto da Santini dal punto di vista specifico per alcuni problemi. Il magistrato prima di dimettersi, perché c’è stato un attacco del Vicepresidente del Consiglio di allora Amato a quel magistrato, e lui ha detto “io mi dimetto perché mi hanno trattato male”, eccetera.

Mi ha raccomandato “guardi deve scegliere esperti ma anche coraggiosi, perché potrebbero avere dei problemi” perché c’era la questione che poi si è notata chiaramente quando Draghi recentemente ha detto “andate a vedere le carte” e nelle carte c’era il pericolo di un intervento contro l’Italia dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina, N.d.r.). Noi avevamo arrestato il rappresentante italiano dell’OLP in Italia e quindi l’OLP aveva deciso di vendicarsi. Il nostro rappresentante forse dei servizi che stava in Libano ci ha avvertito “guardate che nella giornata di domani ci potrebbe essere un attacco da parte dell’OLP all’Italia perché sono offesi del comportamento del Governo italiano”.  Ma che c’entra il governo, gli ha arrestati la magistratura, l’hanno trovato coi missili sul camioncino, insomma gli hanno sequestrato quello. Quindi c’era questo problema e il magistrato mi ha avvertito “guardi che ci potrebbe essere qualcosa e quindi questi che parteciperanno al collegio peritale devono avere pure determinato coraggio, lei glielo illustri, gli dica i pericoli che ci possono essere e quindi quando comincerete i lavori tenete conto di queste cose”.

Naturalmente i lavori sono cominciati presto però il magistrato è stato sostituito con Priore che ha confermato il Collegio Peritale che avevo messo in piedi io, lo ha confermato perché erano tutte personalità che non si potevano discutere, capito? E c’era anche chi accompagnava Priore, due Pubblici ministeri, un pubblico ministero era Giovanni Salvi di cui io o sempre apprezzato anche in quel periodo le capacità intellettive, poi è diventato Procuratore Generale della Cassazione, adesso è andato in pensione recentemente. Giovanni Salvi ci ha seguito sempre, giorno per giorno, insieme a un altro Pubblico Ministero adesso il nome non ricordo era, ricordo che era di origini calabresi e poi scherzavamo eccetera e naturalmente seguivano attentamente tutti i lavori che noi facevamo.

Abbiamo dedicato quasi un anno al missile senza sapere perché, purtroppo l’aereo stava sotto a 3.000 m. Ad un certo punto quando io ho visto che si parlava soltanto teoricamente perché non si aveva a disposizione, come in altri casi, perché i tedeschi che avevo nella commissione avevano risolto i problemi di altri incidenti e in quei casi avevano l’aereo a disposizione. Noi non avevamo l’aereo a disposizione e io ho chiesto a Priore che autorizzasse la commissione, il collegio, a vedere se era possibile tirare su tutto il resto dell’aereo perché finora, fino ad allora era stato portato su una parte non esaustiva, perché erano pezzi piccoli, insomma erano stati i francesi che avevano portato con una loro ditta una parte dell’aereo, ma molto piccola, il Priore ha detto va bene! Si è persuaso che io avevo ragione, però ha detto “lo firmi lei l’ordine di recupero e anche i pagamenti” eccetera e io me la sono assunta subito la responsabilità perché ritenevo che era giusto per l’Italia conoscere la verità e conoscere la verità non potevo che conoscerla attraverso l’esame anche dell’aereo.

Sono state prese in considerazione le cause: il missile per primo perché tutti parlavano allora, gli esperti che non conoscevano la situazione, però parlavano del missile, dicevano che c’è la quasi collisione quindi la rottura della struttura, lo scontro con un altro aereo. Insomma abbiamo esaminato ognuno di queste cose e quando abbiamo avuto la ricostruzione del velivolo, fatto dall’Alitalia, personale specializzato che ha ricomposto l’aereo grosso modo com’era quando è stato abbattuto, questo fatto ci ha subito, perché avevamo lavorato per un anno sul missile subito escluso il missile. Perché il missile di allora, i missili che avevamo allora, erano missili di questo tipo: avevano la spoletta che a 20 metri dall’oggetto, che aveva calore e attirava il missile, scoppiava e mandava sull’oggetto migliaia di schegge. Questa era un’ipotesi, la più possibile, perché il missile in genere se non si sbagliava, il missile era così, ma non c’era nessuna traccia di questo tipo. Allora qualcuno ha pensato dei nostri: forse è entrato dentro il missile è scoppiato all’interno: esaminando l’interno dell’aereo non abbiamo trovato alcuna traccia di queste schegge. E allora sarà passato dall’altra parte, non è scoppiato, è fallito: siamo andati a vedere non c’era una possibilità di un passaggio di un missile da una parte all’altra.

Quindi il missile, dopo un anno di lavoro, è stato escluso. Poi sono stati presi in considerazione le altre cause. A ognuna di queste cause si è data una risposta, per esempio: la quasi collisione con un altro. Quasi collisione cioè è passato un aereo vicino e la botta l’ha ricevuto l’ala e si è spezzata? Ognuno diceva queste cose, soprattutto noi ascoltavamo pure gli esperti delle parti offese, soprattutto noi volevamo trovare la vera causa in modo tale che anche questi parenti delle vittime avessero una soddisfazione perché si era trovata la verità. E allora la quasi collisione: prima di tutto non è mai avvenuta una tragedia di un aereo per quasi collisione quindi era la prima volta che poteva succedere una cosa del genere e abbiamo ovviamente esaminato come poteva essere questa quasi collisione eccetera e l’abbiamo esclusa perché prima di tutto perché era anomala una sull’infinito perché nessun altro aereo era caduto per questo, comunque noi l’abbiamo esaminato è stata esclusa per diverse ragioni tecniche. Abbiamo lo scontro tra due aerei: abbiamo pure quella esaminata fino in fondo.

Insomma tutte le cause che erano state in qualche modo individuate quando non c’era l’aereo ricomposto erano state esaminate da noi e soprattutto alcuni erano state escluse già subito ma il missile è stato escluso dopo, quando c’è stata questa, e allora esaminando l’interno e i pezzi dell’aereo si è visto che intorno alla toilette posteriore c’era qualcosa che evidentemente non andava. Poi chiaramente siamo andati a vedere le tubazioni che c’erano lì, come erano stati attaccati dall’esplosione, perché un aumento di pressione enorme, abbiamo visto i pezzi come si sono deformati, c’era una cosa che ci ha fatto non penare, che ci ha fatto fare ulteriori indagini esplosivistiche, perché la tavoletta sul water era intatta. E allora dice: non ci può essere la bomba e la scatoletta intatta no! E invece sì, nelle sperimentazioni che abbiamo fatto, assumendo dei chimici importanti, eccetera, abbiamo visto che a secondo dove la distanza dalla tavoletta che veniva posta la bomba, la distruggeva a quella certa altezza, non la toccava quella di un’altra altezza, quindi stava dove è scoppiata la bomba, stava in una posizione che non influiva sulla tavoletta. Quindi questo ci ha garantito che era possibile, l’unica spiegazione che noi siamo riusciti a trovare per l’abbattimento del velivolo è stato che c’era questa bomba, probabilmente al plastico, perché era forse appiccicata dietro comunque c’era la bomba che scoppiando non aveva rotto la tavoletta per quella ragione, ma tutto il resto parlava da sé, e quindi chiunque entrava là dentro diceva: la bomba qua era!

E tutti quanti si sono, tutti i periti e molti periti di parte, e soprattutto quelli più esperti, perché lì c’erano periti di parte anche non so un fisico, persone che erano specializzati in piccoli, in pezzetti piccoli di scienza, non vedevano come li vedeva… l’unico esperto, esperto complessivo, era chi difendeva credo il Generale Ferri, una cosa del genere. Questo qui ha fatto uno studio approfondito parallelamente alla commissione, era un vero esperto, ed è arrivato alle stesse nostre conclusioni precise: ha fatto una tabella in cui il missile praticamente c’aveva una su 10 di possibilità, quell’altro 0, l’unico che aveva tutti i parametri corrispondenti all’incidente era la bomba. Quindi noi abbiamo dato il risultato del nostro lavoro è stato il seguente si è detto: queste cause a partire dal missile non sono realistiche quindi sono da scartare, l’unica tecnicamente possibile è lo scoppio della bomba, perché si vede all’interno dell’aereo, nei pressi della toilette posteriore dell’aereo stesso, abbiamo esaminato tubi, tutto là dentro tutto parlava chiaro e quindi non abbiamo detto la bomba è al 100%, noi abbiamo detto che è tecnicamente possibile solo la bomba.

Se altri hanno altre posizioni possono modificare la nostra perizia, come no, ma con un’altra perizia però, fatta da altri esperti internazionali non leggendo i giornali: i giornali erano influenzati dalla questione del soldo!


Generale di Squadra Aerea Leonardo TRICARICO

LA VERITA’ SUL DISASTRO AEREO DI USTICA

ANTICIPAZIONI

6 aprile 2024

Fonte: RONIN FILM PRODUCTION – www.roninfilmproduction.com

Trascrizione del video      https://youtu.be/oqYlPrsildI?si=FrtRPTfSY_bIVtt-

Io credo di essere debitore di scuse a chi, seguendo queste trasmissioni, si aspettava da un mio precedente intervento (vedi filmato dell’8 marzo 2024 – N.d.r.) che parlassi di velivoli e delle cose che in genere appassionano questo auditorio che so essere molto vasto. Ecco invece ho parlato della tragedia di Ustica: chiedo scusa quindi a chi è rimasto deluso. Però vorrei anche dire che davo per scontate naturalmente delle contumelie, delle reazioni scomposte, delle volte anche grossolane e soprattutto di chi ha dato voce a delle proprie convinzioni senza conoscere le cose, senza conoscere ciò che ha contraddistinto questa tragedia italiana.

L’obiettivo dal mio punto di vista l’ho raggiunto, anche se parzialmente, perché di fronte a un imbroglio così colossale perpetrato ai danni del cittadino, ritengo mio dovere, e riterrò anche in futuro fino a che mi sarà consentito, di dire, gridare la verità anche se questa dovrà comportare delle reazioni scomposte di quelle di cui ho parlato. So che molte persone hanno, molti di voi Insomma, hanno visto questo filmato e so che ci sono state anche molte legittime domande, perplessità, questioni che sono meritevoli di una risposta. Ecco proprio per questo nella nostra Associazione, forti della disponibilità di tutti ad avere un atteggiamento del tipo che io ho preannunciato come mio personale, daremo risposta a tutti questi quesiti.

Quindi io ringrazio chi ha voluto manifestare dei dubbi, delle perplessità e naturalmente le raccoglieremo tutte e risponderemo: risponderemo cercando di essere convincenti. Non lo sono stato io? Allora prenderemo delle persone che mi auspico siano più convincenti di quanto abbia potuto essere io e quindi approfondimento tecnico oppure di carattere giuridico, di carattere storico, di carattere sociale, tutto quanto avrete una risposta nei prossimi giorni e quindi vi posso già annunciare che stiamo mettendo a punto questi quesiti, stiamo preparando le risposte, avrete tutte le risposte che meritate.

Ecco sperando di riuscire a convincervi, a convincere voi, a convincere tutti che la storia di Ustica non finisce qui, che deve avere un seguito sia nella percezione e quindi per correggere una cronaca totalmente mistificata e quindi essere archiviata nella storia come una verità e non certo come delle verità fasulle, totalmente inventate, appunto quelle che fanno capo alla battaglia aerea e auspicabilmente anche per convincere la magistratura che ci sono 81 persone che ancora sono in attesa di conoscere la verità, 81 vittime rimaste senza responsabili. Una tragedia che va archiviata, certamente come un fatto avvenuto per determinate cause e che possibilmente possa anche esserci un’idea di chi ha responsabilità di questa tragedia.


La tragedia di Ustica – Intervento del

Generale di Squadra Aerea Leonardo TRICARICO

8 marzo 2024

Fonte: RONIN FILM PRODUCTION – www.roninfilmproduction.com

Trascrizione del video https://www.youtube.com/watch?app=desktop&si=4lkIWdK6G8cM3yB_&v=pWUS6-qO4DU&feature=youtu.be

Buongiorno a tutti, cercherò di rendere interessante questa mia conversazione, questo mio intervento perché so che avete già fatto tante interviste a tanti piloti, avete dipinto il volo diciamo in tutte le sue declinazioni, quelle emergenziali, quelle ordinarie e quindi ecco io non mi aggiungerò a questo perché avete già detto moltissimo, magari qua e là qualche sensazione l’avrà anche il volo, però vorrei parlare atteso che la carriera di un pilota e di un ufficiale ha delle ripetitività. Insomma è difficile trovare qualche cosa di veramente originale, andando a ripassare un po’ tutta la mia carriera così lunga 43 anni, sì dal 1961 al 2006 esattamente 45 anni, ho cercato di trovare qualche cosa che potesse essere una peculiarità una specificità che non ha contraddistinto diciamo il percorso dei miei colleghi, anche quelli che sono arrivati al vertice come ho avuto fortuna di avere io, e comincerò da quello che io ritengo l’argomento più importante non soltanto perché ha contraddistinto più della metà del mio percorso in Aeronautica, ma anche perché non come la mia storia, la storia di tutti gli altri deve essere archiviata “sic et simpliciter” come un semplice ricordo ma perché ci sono delle prospettazioni dei messaggi importanti da consegnare anche al futuro e sto parlando della tragedia di Ustica. Vorrei riassumerla molto in breve perché è una storia di 44 anni fa quasi e quindi tanti degli ascoltatori non la ricorderanno, non la conosceranno neanche.

Il 27 giugno del 1980 un velivolo Itavia precipita in mare al largo di Ustica durante un ordinario volo da Bologna a Palermo, si avviano le indagini, l’Aeronautica ne è fuori perché ritiene di esserne fuori, lo è, perché essendosi trattato di un velivolo civile era il Ministero dei Trasporti che doveva indagare. L’Aeronautica dà tutte le informazioni, i tracciati radar, le comunicazioni, tutto quello che poteva essere utile all’indagine e non se ne occupa più fino a quando dopo 4-5 anni, forse 6, dall’evento quindi a metà degli anni 80 qualcuno comincia a mettere in giro la voce che quel velivolo sia stato abbattuto da un missile. Ecco questa ipotesi mette radici con una rapidità incredibile e intorno a questa ipotesi cominciano a crescere molteplici versioni su che cosa possa essere accaduto.

Andrea Purgatori, uno dei tre cantori di questa versione, mette insieme 32 versioni diverse della dinamica dell’incidente, di chi possa essere stato, di come si possa essere materializzata questa tragedia. Insieme ad Andrea Purgatori portano avanti questa tesi un magistrato, Rosario Priore, e Daria Bonfietti, parente di una delle vittime della tragedia, che poi diventerà onorevole, insomma ci sarà sicuramente tutta una sua dedizione completa totalizzante, più che a cercare una spiegazione di questa tragedia, al consolidamento della versione del missile. Ecco tutt’oggi Andrea Purgatori, come sappiamo, ci ha lasciato, Rosario Priore sparito dai radar e Daria Bonfietti continua a interessarsi della tragedia di Ustica in varie forme.

Nel frattempo si avvia il processo penale che dopo lunghe indagini, dopo 272 udienze dibattimentali, dopo l’escussione di quasi 4.000 testi, dopo la consultazione delle perizie redatte dai più esperti al mondo reperibili sul mercato, viene alla verità, una verità incontrovertibile che è quella che definisce la battaglia aerea un’ipotesi fantascientifica. Ecco quindi i giudici penali stabiliscono che non c’è mai stata una battaglia aerea, che intorno a quel velivolo nell’arco di 50-60 miglia non c’era esattamente nessuno e definiscono appunto l’ipotesi della battaglia aerea come più degna della trama di un libro giallo che di un pronunciamento giudiziario, questo c’è scritto in un passaggio, ce ne sono tanti altri che stroncano in maniera definitiva è inequivocabile le ipotesi di Rosario Priore.

Questa sentenza viene confermata in Cassazione quindi la verità è che quel velivolo è precipitato non a causa di un missile ma di una bomba. Il fatto della bomba si può rilevare dalle risultanze delle indagini di un collegio peritale, il Collegio Misiti, formato dai massimi esperti al mondo nelle varie discipline esplosivistica, aerodinamica, radaristica, eccetera e tutti i periti componenti il collegio individuano l’unica causa quella di una bomba, l’unica compatibile con le risultanze emerse dall’esame del relitto e da altre circostanze.

Quindi oggi noi siamo arrivati ad un punto in cui una tragedia italiana, senza ancora responsabili, che è stato un vero e proprio attentato di natura terroristica, non venga considerato tale dalla giustizia perché la giustizia esattamente non ha mai indagato in questa direzione, ha sempre indagato in un’unica direzione quella della battaglia aerea quindi cercando dei colpevoli, soprattutto nell’Aeronautica.

Ci sono state 85 assoluzioni, dico 85, per altrettanti componenti dell’Aeronautica e quindi anche questo dà una misura di quanto fasulla fosse la tesi del missile che ancora oggi però viene sostenuta da una corrente di pensiero, l’ultima dei quali è quella che fa capo a Giuliano Amato che se n’è uscito un paio di mesi fa con “Repubblica” dicendo che lui sapeva, che secondo lui erano stati i francesi ad abbattere quel velivolo.

Un’altra cosa per cui gli italiani dovrebbero pretendere delle spiegazioni è il perché un’intera classe politica, abbia questa volta sì realizzato un campo veramente largo, e si sia adoperata oltre ogni decenza nel sostenere questa ipotesi fantasiosa della battaglia aerea. Ecco l’ultimo exploit è quello di Giuliano Amato il quale, un giorno, confida non più di 3 mesi fa, forse 2 o 3 mesi fa, confida a “Repubblica” che secondo lui la spiegazione è quella di un abbattimento da parte di un velivolo francese e argomenta tutto questo naturalmente con tutta una serie di spiegazioni che non stanno in piedi, non stanno in piedi perché è stato tutto demolito, questo impianto accusatorio sistematicamente compreso quello dei francesi nei dibattimenti e naturalmente i francesi hanno dato ampia rassicurazione alle numerose rogatorie che sono state inoltrate verso di loro dal Governo italiano, ma evidentemente anche questo non è bastato ad Amato e a tutti gli altri a togliere dai sospetti i Francesi.

Potrei raccontare di tanti altri esponenti sia politici che istituzionali che hanno sostenuto e continuano a sostenere questa tesi che praticamente alzano un polverone continuo, una mistificazione per fare in modo che non ci si incammini verso la ricerca della verità. Questo è molto grave.

Un altro episodio che io ritengo significativo da questo punto di vista è quello che ha visto il Presidente del Consiglio Romano Prodi anche lui incappare nella questione di Ustica, nella tragedia di Ustica, perché quando fu pronunciata la sentenza penale assolutoria, per l’Aeronautica Militare, Romano Prodi era Presidente del Consiglio, io ero Capo di Stato Maggiore, non mi aspettavo che il Presidente del Consiglio brindasse con noi come abbiamo fatto finalmente a questa vera e propria esultanza da parte nostra perché finalmente eravamo stati riconosciuti innocenti. Finalmente questo calvario era stato riconosciuto come tale dalla giustizia in tutti quegli anni in cui eravamo dei veri e proprio appestati anche all’interno della compagine militare e soprattutto all’interno delle istituzioni.

Che però Romano Prodi impugnasse la sentenza di secondo grado in Cassazione ecco era qualcosa che andava ben oltre il comportamento che io e tutti i miei colleghi ci saremmo aspettati dal Presidente del Consiglio. Romano Prodi dice che è stato colto di sorpresa che non conosceva il dossier e che quindi chiedeva scusa all’Aeronautica e però, e però, e però, c’è una lettera molto argomentata dell’Avvocatura dello Stato cui la Presidenza del Consiglio aveva chiesto un parere prima di impugnare la sentenza di secondo grado e che diceva esattamente Presidente lasci perdere perché è perduta quindi più argomentazioni in questa lettera dell’Avvocato Generale dello Stato dicevano, sconsigliavano la Presidenza del Consiglio di impugnare la sentenza e portarla in Cassazione e naturalmente questa lettera, che mi pare sia datata, comunque è datata diciamo in una data in cui Romano Prodi era Presidente del Consiglio. Ecco direbbe il contrario ora, forse Romano Prodi non l’ha vista questa lettera, so, ognuno è libero di pensare quello che vuole, però quando io poi decisi nel mio intimo che non avrei potuto più essere rappresentante dell’Istituzione in un Governo di quel genere e detti le dimissioni dal mio incarico, fui invitato ad una colazione di conciliazione cui erano presenti il Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Di Paola, il Ministro della Difesa dell’epoca Parisi, Arturo Parisi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta e il Presidente Romano Prodi.

Ad essi confidai la mia amarezza, l’argomentai in maniera molto diretta senza verbi al condizionale senza molti aggettivi in una forma diciamo protocollarmente corretta, ma molto pesante nella sostanza e, al termine di questo mio intervento, il Presidente Prodi mi chiese scusa appunto dicendo quello che ho detto prima, che era stato colto di sorpresa, che non sapeva nulla di Ustica e che quindi questo provvedimento lo aveva adottato nell’ignoranza della questione del dossier. Tant’è che mi chiese cosa poteva fare per riparare a questo torto che aveva fatto all’Aeronautica. Io gli chiesi tre cose, nessuna delle quali è andata a buon fine: la prima una dichiarazione stampa che mi ricordo fu fatta ma che diceva, anzi non diceva niente, la seconda quella di prendere come Consigliere militare un Ufficiale dell’Aeronautica, il Generale Stefano Panato, mio collaboratore di sempre, affinché anche plasticamente fosse visibile che lui non ce l’aveva con l’Aeronautica e anche questo non fu fatto, la terza cosa che ancora ha delle potenzialità, anzi dell’effettività oggi, era quella che riguardava il Museo della memoria di Bologna.

Allora all’epoca sapevo che soprattutto ad opera di Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione famiglie delle vittime, aveva intenzione di creare un museo della memoria, cosa che poi è stata fatta. Il sospetto era che il museo narrasse della battaglia aerea come causa della tragedia e quindi in questa previsione chiesi al Presidente Prodi di fare in modo che questo museo rispecchiasse la verità così come era emersa dal processo penale. Ricordo che il Presidente Prodi dopo pochi giorni, devo dire la verità, pregò Sergio Cofferati di venire nel mio ufficio: era il sindaco di Bologna. Al sindaco Cofferati riferii di queste mie angustie, di questi miei crucci, di queste mie perplessità, di queste mie ipotesi. Fui rassicurato acchè questo non accadesse mentre invece è successo esattamente quello che temevo, per cui anche oggi andare al museo della memoria si troveranno le tracce, più che evidenti i fatti che fanno risalire la tragedia del DC-9 Itavia proprio ad una battaglia aerea.

Quindi potrei citare tutta una casistica di comportamenti della politica e delle istituzioni, rappresentate da certa politica, tutte dello stesso segno, anche oggi e sicuramente anche domani, fino a quando speriamo non si addivenga finalmente a conoscere la verità e a fare in modo che tutto questo cessi perché è veramente questo un esempio molto negativo, del quale però io faccio fatica a capire come mai la controparte non se ne impossessi. Ecco la controparte politica in cui si parla di tutto, molte volte di questioni di lana caprina, di questioni inesistenti e non si chieda ragione del perché in tutti questi anni, questo o questi partiti si siano adoperati affinché la verità venisse sistematicamente occultata da queste mistificazioni, che tali si sono rivelate nel processo penale e che invece ancora oggi la fanno da padrone senza che ci sia una reazione anche in quel mondo e soprattutto in quel mondo affinché la verità possa essere finalmente perseguita.

Perché dico questo? Perché noi ci siamo costituiti in associazione, un’associazione che si chiama esattamente Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica. Abbiamo cominciato in 5 o 6, ora siamo un’ottantina, tutte persone dal profilo molto simile, cioè servitori dello Stato che hanno cercato sempre di servire con onestà, con lealtà, la collettività e che oggi stiamo cercando di stimolare la magistratura ad indagare. Purtroppo ci scontriamo con una certa sonnolenza della magistratura che non ritiene di dover continuare ad indagare soprattutto nella direzione che noi abbiamo indicato molto chiaramente.

Abbiamo indicato due piste che a noi sembrano molto interessanti ma non per intuito personale, perché ci sono degli elementi fattuali molto importanti e molto preoccupanti che sicuramente stimolano a fare delle verifiche che purtroppo la magistratura ritiene di non fare. Noi continueremo a batterci in tutte le sedi, in tutte le maniere, affinché possiamo conseguire un risultato. Un risultato che va da un risultato minimo che è quello di non far consegnare alla storia una cronaca marcia così contaminata, così non veritiera, così basata su fandonie, su vere e proprie bugie e mistificazioni perché se noi non facessimo nulla la tragedia di Ustica passerebbe alla storia come quella di una battaglia aerea, non si sa condotta da chi e non si sa anche per quale motivo o con quale responsabilità, mentre invece noi già ci accontenteremo come risultato minimo di fare in modo che alla storia perlomeno venga consegnato un dubbio: qualcuno dice che è stato un missile, qualcuno dice che è stata una bomba.

Questo è il minimo e questo come lo conseguiremo facendo esattamente quello che io sto facendo in questo momento, cioè cogliendo qualunque opportunità, e ne stiamo preparando molte, perché la gente comune, così male informata nel corso di tutti questi anni, possa sentire anche un’altra versione che poi è quella veritiera.

Risultato massimo, invece che noi non diamo come disperato, è quello che la magistratura indaghi in quelle direzioni che noi abbiamo indicato: una fa capo al terrorismo palestinese, un’altra fa capo al terrorismo di stato libico, a Gheddafi. E argomentiamo tutte queste nostre supposizioni con il giudice sperando che insomma il magistrato se ne occupi. Recentemente, mentre sto parlando, è in avvicendamento il Procuratore Capo di Roma: io spero che il nuovo Procuratore, il nuovo magistrato a capo della Procura, Giuseppe Amato, assuma questo incarico, questo onere e possa finalmente, possano essere avviate le indagini serie che non disperiamo che possano portare anche a un risultato concreto.

Questa storia ha segnato ecco più di metà del mio percorso, è stata un po’ una colonna sonora, purtroppo non tutti in Aeronautica, anzi diciamo che un errore che l’Aeronautica ha compiuto, oltre al primo errore fondamentale di tacere, perché l’Aeronautica la scelta fu di tacere nell’attesa che la magistratura indagasse che la giustizia facesse il suo corso e mai decisione fu più improvvida. Ecco però dicevo che anche all’interno dell’Aeronautica ci sono molti giovani Ufficiali, ma anche meno giovani, che non conoscono la verità, abbiamo evitato noi a suo tempo proprio per questo silenzio anche di fare uno staffing interno, una comunicazione interna che portasse almeno tutti quelli con la stessa divisa a sapere esattamente come fossero andate le cose.


Senato della Repubblica
Palazzo della Minerva – Sala Capitolare
Convegno Ustica: dare un nome alla bomba.
tenutosi il 17/11/2023 su inizitiva del senatore Maurizio Gasparri
(qui la registrazione del convegno disponibile sul canale YouTube dell’Associazione)



Senato della Repubblica
Palazzo Madama
Sala Caduti di Nassirya
Conferenza stampa tenutasi il 6 settembre 2023
Ustica, l’unica verità.
su iniziativa del senatore Maurizio Gasparri
(qui la registrazione della conferenza stampa disponibile sul canale YouTube dell’Associazione)


27 agosto 2023. Si pubblica la lettera dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica indirizzata al Direttore del quotidiano Il Tempo, Dott. Davide Vecchi, inerente all’articolo di Christian Campigli, pubblicato in data 27 agosto 2023.

Clicca qui o sull’immagine della lettera per leggere il documento intero.



19 luglio 2023. I familiari delle vittime di Ustica e Andrea Purgatori: «Gli dissero l’aereo fu abbattuto, non farti fregare» di Andreina Baccaro, Corriere della Sera, Bologna, 19 luglio 2023.

In questa intervista alla Senatrice Bonfietti, uscita il 19 luglio 2023 sul Corriere della Sera, edizione di Bologna https://corrieredibologna.corriere.it/notizie/cronaca/23_luglio_19/andrea-purgatori-i-familiari-delle-vittime-di-ustica-gli-dissero-l-aereo-fu-abbattuto-non-farti-fregare-1494bf27-cb83-47ff-b356-e39099a15xlk.shtml, sono riportate numerose affermazioni false e difformi dalla realtà doverosamente contestate con note di precisazione e relativi commenti dall’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica.

Per saperne di più vai sulla sezione FAKE NEWS del sito https://www.associazionevdau.it/  dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica.

Clicca qui o sull’immagine per leggere il documento intero


14 luglio 2023. Il governo della destra vuole riscrivere la storia delle stragi

In questo articolo della Senatrice Bonfietti, uscito il 14 luglio 2023 su “Articolo21” https://www.articolo21.org/2023/07/il-governo-della-destra-vuole-riscrivere-la-storia-delle-stragi/, sono riportate numerose affermazioni false e difformi dalla realtà debitamente contestate con note di precisazione e relativi commenti dall’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica. Per saperne di più vai sulla sezione FAKE NEWS del sito https://www.associazionevdau.it/  dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica.

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30 giugno 2023 – Strage di Ustica. Misiti: “Alla fine la tesi del missile fu considerata del tutto inattendibile”

Fonte: https://www.lecodelsud.it

Aurelio Misiti. Alle 20:59 del 27 giugno 1980, il volo di linea IH870 della compagnia aerea Itavia…… continua a leggere


29 giugno 2023 – Strage di Ustica: dal relitto recuperato, la verità lampante sulla causa del disastro

Fonte: https://www.lecodelsud.it

Aurelio Misiti. Il collegio peritale internazionale, formato dai più noti esperti di aeronautica d’Europa, nella…… continua a leggere


28 giugno 2023 – Strage di Ustica: cosa avvenne sul Dc9 quella sera del 1980

Fonte: https://www.lecodelsud.it

Aurelio Misiti. Le operazioni peritali sono iniziate il 25 settembre 1990, cioè oltre 10 anni…… continua a leggere


27 giugno 2023 – Strage di Ustica: ma quale missile o collisione, fu una bomba nella toilette

Fonte: https://www.lecodelsud.it

Aurelio Misiti. Oggi 27 giugno 2023 ricorre il quarantatreesimo anniversario dello spaventoso e orribile incidente aereo … continua a leggere


27 giugno 2023. Di seguito si propone l’articolo pubblicato su il Manifesto https://ilmanifesto.it/la-strage-di-ustica-non-si-dimentica con note di precisazione e relativi commenti dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica.

Per saperne di più vai sulla sezione FAKE NEWS del sito https://www.associazionevdau.it/  dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica.

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27 giugno 2023 – Ustica, la retorica degli anniversari rallenta la ricerca dei responsabili
Di Gregory Alegi
fonte: https://formiche.net
Secondo Repubblica, la Procura di Roma si appresterebbe ad … continua a leggere


ASSOCIAZIONE PER LA VERITA’ SUL DISASTRO AEREO DI USTICA

22 giugno 2023 – Comunicato stampa

Clicca qui per leggere il comunicato


20 giugno 2023 – Giovanardi: “L’aereo a Ustica esplose per una bomba a bordo, eravamo stati avvisati di un imminente attentato”

Fonte: www.LaStampa.it

ROMA. «Ora è assolutamente certo che l’aereo è esploso per una bomba collocata nella toilette di bordo, adesso i magistrati devono andare a scoprire chi ha messo quella bomba… (continua a leggere)


19 giugno 2023 – Bologna ore 15.00, presso l’aula magna della Regione Emilia Romagna, nuovo appuntamento organizzato dall’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica dal titolo “Ustica: Archivi aperti, carte desecretate e piste trascurate” (clicca sulla locandina a sinistra oppure sul seguente link per far partire il video https://youtu.be/fMOG2_ISRrA?t=750). Si tratta del 2° convegno annuale che l’AVDAU tiene a Bologna, con l’obiettivo di stimolare la ricerca dei responsabili, tuttora sconosciuti.

La strage di Ustica, con il DC-9 partito da Bologna ed esploso in volo il 27 giugno 1980 (81 vittime), e la spiegazione del perché può essere stata una bomba a bordo e non un missile: sono le due versioni che da decenni fanno discutere esperti e la politica.


19 ottobre 2022 – Ustica finalmente si apre il fascicolo segreto
Fonte: Panorama del 19 ottobre 2022

Grazie a carte ora rese pubbliche, una nuova verità sulla strage del DC-9 Itavia esploso il 27 giugno 1980 passa da Beirut.
E da una precisa pista palestinese… continua a leggere


 La strage di Ustica – I fatti basati su dati oggettivi
Fonte: http://ih870.altervista.org/


 25 giugno 2022 – ALLA RICERCA DELLA CAUSA: LA VERITA’ AFFIORA DAL MARE DI BUGIE – CONVEGNO TENUTOSI A BOLOGNA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE VERITA’ SUL DISASTRO AEREO DI USTICA – video (2:27:00) cliccare qui 

ALTRI VIDEO CHE POTREBBERO INTERESSARE … cliccare qui


20 giugno 2022 – La vera storia della strage di Ustica: il relitto parla

Fonte: CUSANO ITALIA TV (Ch. 264 del digitale terrestre)

Ustica: fu una bomba e non una battaglia aerea a causare la tragedia. Puntata speciale di “Crimini e Criminologia” a quasi 42 anni dalla tragedia del 27 giugno 1980: la caduta del DC-9 dell’Itavia e la morte di 81 persone. Fabio Camillacci ricostruisce i veri fatti con autorevoli ospiti: i periti aeronautici Frank Taylor (Gran Bretagna) e Goran Lilja (Svezia) che analizzarono i resti del velivolo per la Commissione Misiti, l’esperto sicurezza volo Antonio Bordoni e l’ex ministro Carlo Giovanardi. L’indagine tecnica, rispetto a quella giudiziaria parla chiaramente di bomba a bordo e non di battaglia aerea. Inoltre, il pensiero dell’opinionista Michel Maritato (criminologo e giornalista) e della dott.ssa Barbara Fabbroni (psicoterapeuta e giornalista).

Clicca su questo link per vedere il video


3 aprile 2022 – RESOCONTO DELLA VISITA EFFETTUATA AL MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA
Gabriele PARADISI – Associazione culturale “I love Emilia Romagna”
Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=O47Atw1wUtU


3 aprile 2022 – VISITA AL MUSEO CHE OSPITA I RESTI DEL DC9 (RICOMPOSTO) PER LA MEMORIA DI USTICA
Gabriele PARADISI – Associazione culturale “I love Emilia Romagna”
Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=-LY9Df7NFOQ


Febbraio 2022 – “Quel DC-9 doveva finire così…”. Le prime ipotesi sull’incidente aereo e le sorti della compagnia Itavia nell’archivio della strage di Ustica (1986-2011) di Salvatore Alongi Gruppo di ricerca Ustica (cliccare qui per il documento in formato pdf tratto dal link sotto riportato)

Fonte: https://www.cittadegliarchivi.it/contributes/quel-dc9-doveva-finire-cosi-le-prime-ipotesi-sull-incidente-aereo-e-le-sorti-della-compagnia-itavia-nell-archivio-della-strage-di-ustica-1986-2011#_ftn62 


6 febbraio 2022 – Ustica: un’ingiustizia civile, con il Generale Tricarico e Gregory Alegi – Intervista/approfondimenti al Gen. Tricarico e al Prof. Alegi autori del libro USTICA. UN’INGIUSTIZIA CIVILE a cura di Andrea Lombardi (cliccare sull’immagine).


29 gennaio 2022 – Il Riformista: Ustica e Bologna, quei legami che lo Stato non volle vedere di Vincenzo Ruggero  Manca

Fonte: Il Riformista, edizione del 29/01/2022, da pag. 11


23 dicembre 2021 – Il Riformista: Prima la strage poi le balle. A Ustica scoppiò una bomba ma ci negano ancora la verità.

Fonte: “Il Riformista” tratto da Rassegna stampa AM del 23 dicembre 2021


20 novembre 2021 – Conferenza presso il Museo di Volandia:

Ustica. I fatti e le fake news – video (1:45:57) relatori Franco Bonazzi e Francesco Farinelli   Fonte: https://youtu.be/6StfqvZbjTg  (trascrizione testi della conferenza cliccare qui)


 18 novembre 2021 – Strage di Ustica l’ipotesi bomba e sue motivazioni storico politiche surclassano missili e battaglie di Marco Ba

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=lwCVb410odg 


22 ottobre 2021 – Ustica: tutto quello che sai è FALSO, non ci fu nessuna battaglia aerea (video durata 2:35:58)

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=59fLf9kKZq0


Italia – Libia e la ragion di Stato di Vincenzo Ruggero Manca
Fonte: Il CORRIERE dell’AVIATORE N. 9-10/2021, pubblicazione periodica dell’ANUA (Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica)


25 settembre 2021 – La strage di Ustica – E ora parliamo del depistaggio – Chi confezionò la pista del missile subito dopo la tragedia? Una testimonianza inedita

Fonte: http://www.reggioreport.it/2021/09/la-strage-di-ustica-e-ora-parliamo-del-depistaggio-chi-confeziono-la-pista-del-missile-subito-dopo-la-tragedia-testimonianza-inedita/


Agosto 2021 – Tre libri su Ustica Un’unica ipotesi di Andrea Coco
Fonte: rivista JP4 – agosto 2021


22 luglio 2021 – Strage di Ustica, commenti al libro USTICA allegato alla Gazzetta dello Sport del 21.07.2021
Fonte: www.youtube.com/watch?v=UwSMKJyR29k (video)



 1 luglio 2021 – Vento e Associati – Resistenza & Resilienza – Ustica, un’ingiustizia civile
Fonte: www.youtube.com/watch?v=w9d7OJeV2Rc (video)


1 luglio 2021 – VA CULTURE TV – La biblioteca di Va culture – Marco Regi incontra Gregory Alegi
Fonte: www.youtube.com/watch?app=desktop&v=MCA5vBtR36Y&noapp=1 (video)


1 luglio 2021 – Radio Radicale: Presentazione del libro di Leonardo Tricarico e Gregory Alegi “USTICA, UN’INGIUSTIZIA CIVILE. Perché lo Stato pagherà 300 milioni per una battaglia aerea che non c’è mai stata” (Rubbettino)
Fonte: www.radioradicale.it/scheda/641213/presentazione-del-libro-di-leonardo-tricarico-e-gregory-alegi-ustica-uningiustizia (video)


28 giugno 2021 – Ustica, vergogna senza fine
Fonte: https://loccidentale.it
Cosa pensereste se un vostro caro avesse perso la vita in un incidente stradale e il vostro Comune, per ricordarlo, offrisse gratuitamente due giri su un Autoscontro a tutti quelli che dimostrano di aver visitato l’Auto distrutta come contributo per scoprire i colpevoli? Incredibile ma vero, una idea simile è stata partorita dal … continua a leggere


28 giugno 2021 – Lettera del Sen. Carlo Giovanardi a NewSicilia

“In prossimità del quarantunesimo anniversario dell’esplosione in volo del DC-9 Itavia sui cieli di Ustica vengono riproposti film, sceneggiati e sceneggiate, canzoni, poesie, affabulazioni varie che… continua a leggere


27 giugno 2021 – Giuliana Cavazza al Presidente Mattarella Fonte: Adnkronos

“Come figlia di una delle vittime della tragedia di 41 anni fa non posso che esprimere il più riconoscente ringraziamento al presidente Mattarella per… continua a leggere


27 giugno 2021 – Il disastro di Ustica 41 anni dopo. La lettera del Gen. Tricarico
Fonte: https://formiche.net/2021/06/tricarico-lettera-disastro-ustica/
In occasione dei 41 anni dalla strage di Ustica, “FORMICHE.NET” riceve e ripubblica la lettera che il generale Leonardo Tricarico scrisse lo scorso anno su Huffington Post in risposta allo speciale targato Rai sull’anniversario del disastro, riproposto oggi su Rai3. Il generale Tricarico è, con Gregory Alegi, autore di “Ustica, un’ingiustizia civile”, edito da Rubbettino (2021).
Ha lasciato non poco sconcertati il fatto che personaggi come Valter Veltroni, Franco di Mare e l’incolpevole Paolo Mieli… continua a leggere


26 giugno 2021 – Intervista al Sen. Carlo Giovanardi – Servizio del TG4
Fonte: www.youtube.com/watch?v=jPvu9v2qQhg (video)


25 giugno 2021 –  servizio del Tg2 delle ore 8:30
Fonte: TG2 ore 8:30 del 25-06-2021 (registrazione video)


16 giugno 2021 – Palazzo Madama – Sala Caduti di Nassirya – conferenza stampa presentazione libro “USTICA, UN’INGIUSTIZIA CIVILE. Perchè lo Stato pagherà 300 milioni per una battaglia aerea che non c’è mai stata” di Leonardo Tricarico e Gregory Alegi (clicca qui o sull’immagine sopra per la registrazione video)


12 giugno 2021 – Gregory Alegi e il Generale Leonardo Tricarico ospiti in studio nel programma Omnibus Dibattito sull’emittente televisiva LA7
Fonte: www.la7.it/omnibus/rivedila7/omnibus-dibattito-12-06-2021-386655


23 maggio 2021 – La verità ignorata di Ustica. Lo sfogo del Gen. Tricarico nel libro con Alegi
Fonte: https://formiche.net/2021/05/ustica-tricarico-alegi/
Per l’ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, la verità su Ustica c’è ed è quella di una bomba nella toilette posteriore. Ma media e magistrati civili l’hanno ignorata, e ora affida il suo sfogo a un libro: Ustica, un’ingiustizia civile, firmato con Gregory Alegi (Rubbettino)
La verità l’hanno certificata i periti e messa per iscritto i giudici. La verità è che il 27 giugno 1980 il DC-9 dell’Itavia esplose nei cieli di Ustica a causa di una bomba collocata nella toilette posteriore. “Ma è come se… Continua a leggere


15 febbraio 2021 –  Strage di Bologna, quel colpo di scena di Cossiga a Venezia
Il super movente dietro l’attentato emerge dalle carte del Consiglio Europeo del 12-13 giugno 1980
Documenti inediti in un saggio di Pelizzaro, Matassa e Paradisi  Fonte: www.reggioreport.it/… 


Wikipedia sulla strage di Ustica – La doppia Wiki-verità

Il gerarca nazista Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda del Terzo Reich, amava pronunciare una frase che è stata citata tanto spesso da essere quasi diventata una massima: «Ripetete una menzogna cento, mille, un milione di volte e quella diventerà la… continua a leggere


28 gennaio 2021 – Lettere, Arti e Scienza – Conferenza video (1:06:13) relatore Avv. Iacopo Gori

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=CEYeZruB_HI


15 gennaio 2021 – Comunicato stampa dell’Associazione verità su Ustica: Figli Bartolucci querelano ex Senatrice Bonfietti

I figli del già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e della Difesa Lamberto Bartolucci,  deceduto  nel  marzo  scorso,  hanno  querelato  per  diffamazione  l’ex Senatrice del PD Daria Bonfietti. […]
L’ex  Senatrice  in  un  Convegno  organizzato  a  Ronchi  dei  Legionari  nel settembre  dello  scorso  anno  ha  infatti… continua a leggere


13 gennaio 2021 – Reazioni al servizio  “Ustica, le ultime parole dei piloti svelate dall’inchiesta di RaiNews24”
La Rai, a firma di Pino Finocchiaro, ha preparato, in occasione del 40° anniversario della tragedia di Ustica, un  servizio televisivo dal  titolo “Ustica,  le  ultime  parole  dei  piloti  svelate  dall’inchiesta  di RaiNews24”. Il servizio tratta di una presunta “pulitura” del tratto finale del nastro di registrazione… continua a leggere (testo con relative note e allegati)


24 settembre 2020 – Elucubrazioni della ex senartice Bonfietti al “Festival del Giornalismo” 2020 e puntuale smentita da competenti e titolati soggetti
(clicca qui per il testo degli interventi di Daria Bonfietti al “Festival del Giornalismo” svoltosi a Ronchi dei Legionari dal 22 al 26 settembre 2020; in rosso le osservazioni del Comandante Franco Bonazzi)  


28 luglio 2020 – Il Comandante Pellegrino, ex Comandante Alitalia e Capo dell’ANPAC riassume gli avvenimenti di Ustica come realmente sono andati (clicca qui per il video)


24 luglio 2020 – Le invenzioni su Ustica di Paolo Cucchiarelli, giornalista “investigativo”

Fonte: www.avantionline.it/…


27 giugno 2020 – Ustica, l’ex-pilota e perito Franco Bonazzi: la tesi del missile? Una fake new

Fonte: www.secoloditalia.it/… 


27 giugno 2020 – Ustica, ecco le note Sismi poco prima della strage su ritorsioni contro DC-9 italiano

Fonte: www.adnkronos.com/…


25 giugno 2020 – Radio Radicale – Ustica: trentasette anni dopo – Conferenza stampa organizzata dall’ex senatore Carlo Giovanardi
(Registrazione video della conferenza stampa dal titolo “Ustica: trentasette anni dopo” che si è tenuta a Roma giovedì 25 giugno 2020 alle 12:00.  Con Carlo Giovanardi, già parlamentare, esponente di Idea Popolo e libertà, Eugenio Baresi, già parlamentare, Giuliana Cavazza presidente dell’Associazione per la verità su Ustica”, Maurizio Gasparri, senatore, Forza Italia). Fonte: www.radioradicale.it/…


24 giugno 2020 – Ustica, l’ignoranza è il vero depistaggio

di Antonietta Calabrò – Fonte: www.huffingtonpost.it/…


24 giugno 2020 – Ustica, 40 anni per una verità dimezzata

di Leonardo Tricarico -Fonte: www.huffingtonpost.it/…


20 giugno 2020 – COMUNICATO STAMPA – USTICA RAI 3 – BARESI: INSULTO AGLI ITALIANI VIVI E MORTI
La trasmissione su Ustica del 19 giugno 2020 a cura di Franco DI MARE costituisce un gravissimo episodio di disinformazione utilizzando la televisione di stato.
Sono stati infatti chiamati ad intervenire tre esponenti di una associazione di familiari e il depistatore seriale Andrea Purgatori, che… continua a leggere


18 giugno 2020 – Associazione per la verità su Ustica – Comunicato stampa
Carissimi amici, il presente è il comunicato stampa sulla lettera che la nostra Presidente Giuliana Cavazza ha inviato ai vertici Rai in relazione ad un servizio televisivo sulla vicenda di Ustica programmato per sabato 27 giugno.  Da due anteprime uscite nei giorni scorsi erano infatti già emerse alcune notizie non rispondenti al vero.
La rivista Panorama ha già ripreso la notizia con un articolo completo che potete trovare al link: www.panorama.it/….
Un cordiale saluto a tutti, F. Bonazzi


18 giugno 2020 – USTICA: ASSOCIAZIONE PER LA VERITA’. RAI, ATTENZIONE AI DEPISTAGGI
 L’Associazione per la verità su Ustica ha inviato una lettera al Presidente Marcello Foa, al Direttore generale Fabrizio Salini e al Direttore Rainews Antonio Di Bella in relazione al preannunciato speciale su Ustica del 27 giugno.   Continua a leggere …


14 giugno 2020 – Notizia: siamo in prossimità di un possibile attentato ad un aereo

Fonte: www.fattiecommenti.it/…


25 aprile 2020 – Giustizia da fantascienza su Ustica – Opposte «verità» e ancora segreti
Lo Stato condannato a risarcire 330 milioni in sede civile, innocente in quella penale
Fonte: laverità.info/….


23 aprile 2020 – Strage di Ustica, ministeri della Difesa e Trasporti condannati: risarcimento da 330 milioni alla compagnia aerea Itavia
fonte: www.ilmessaggero.it/...
«Trenta anni di indagini, gli studi di una commissione peritale ad altissimo livello, internazionale ed assolutamente competente, le cui  conclusioni, dopo il recupero del relitto, hanno inequivocabilmente ed unanimemente individuato nello scoppio di una  bomba a bordo la causa della caduta del DC-9, hanno condotto oggi ad una sentenza (ancorché civile) il cui contenuto è, ad essere cauti, quantomeno impresentabile se non ridicola (anche se vi è ben poco da ridere): il DC-9 è stato abbattuto da un missile e lo Stato (Difesa e Trasporti) paghi.
Una magistratura ed una politica di cui indubbiamente vergognarsi, almeno per questa vicenda !!! (df)»


Da una e-mail del Comandante Franco Bonazzi co-autore del libro:

USTICA. I FATTI E LE FAKE NEWS

Cari amici dell’Associazione Verità per Ustica,
Ho  notato  che  talvolta,  per  contestare  la  tesi  del missile  come  causa  della  caduta  del  DC-9… continua a leggere


USTICA. I FATTI E LE FAKE NEWS – Incontro con gli Autori del libro (video)


   USTICA. I FATTI E LE FAKE NEWS

22 giugno 2019 – TRINO (VC): Presentazione del libro di Franco Bonazzi (pilota collaudatore) e Francesco Farinelli (video)


 I fatti di Ustica contro le fake news

Intervista raccolta da Gregory Alegi, Giornalista-Storico, pubblicata nel periodico “Aeronautica” n. 6-2019 dell’Associazione Arma Aeronautica


6 agosto 2019 – Recensioni: USTICA. I FATTI E LE FAKE NEWS
Recensione del Gen. S.A. Mario Arpino, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa


La grande bufala del MIG di Ustica

di Gregory Alegi – Aeronautica n. 5-2018 – periodico dell’Associazione Arma Aeronautica
Il tema delle fake news, cioè le notizie false in quanto costruite ad arte (“bufale”), è di grande attualità da quando lo sfruttamento di internet e dei social media ne consente non solo la rapidissima circolazione ma anche una diffusione mirata ai potenziali interessati. Se… continua a leggere


  Ustica, la minestra riscaldata che non piace più

di Gregory Alegi – Aeronautica n. 12-2017 – periodico dell’Associazione Arma Aeronautica

Questa storia è completamente inventata. È un falso. Gli unici abbattimenti di aerei libici sono avvenuti nel 1981 e nel 1989. Jim Flatley era il Comandante della Saratoga nel 1980 ma non era nella… continua a leggere


7 novembre 2017 – Presentazione del libro “RIPENSARE USTICA” di Claudio PIZZI.
Presso la Sala Grechetto della biblioteca Sormani di Milano si è tenuta la presentazione del libro “Ripensare Ustica“; oltre all’autore hanno partecipato il Com.te Franco Bonazzi, il Prof. Paolo Garbolino e il Prof. Giulio Ubertis.

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=0DcEaKY8wTI (video integrale)


Ustica, una tragedia italiana (video)
National Geographic Magazine


11 dicembre 2016 – Verità da post-giustizia per Ustica: il colpevole deve essere un alleato

Fonte: www.analisidifesa.it/…


  Falso scoop, vero flop: su Ustica Purgatori e la7 non vanno oltre il 3%
Associazione Verità su Ustica – Presidente Gen. S.A. Lamberto Bartolucci ex Capo di Stato Maggiore Aeronautica
Comunicato stampa


Le due verità giudiziarie sul caso di Ustica

di Vincenzo Ruggero Manca ex Senatore e Vice Presidente Commissione Stragi

Da anni il disastro aereo, avvenuto il 27 giugno 1980 sul tratto di cielo tra l’isola  di  Ponza  e  l’isola  di  Ustica  e  nel  quale  trovarono  la  morte  ben  81 persone  innocenti,  è  avvolto  da  misteri  e  colpi  di scena.  La  recente sentenza,  emessa  dalla  Corte  di  Cassazione  III^  sez.  civile  in  data  28 gennaio  2013  (n.  1871),  ritenendo …continua a leggere


www.disastroustica.it

 4 novembre 2020 – Uscito il libro IH870 USTICA – GLI ERETICI di Antonio Bordoni. Vai al sito


www.strageustica.it

ATTENZIONE

Sito non più attivo ma raggiungibile al link

https://web.archive.org/web/20120101092706/http://strageustica.it/ 



DOMANDE FREQUENTI  

Come possiamo introdurre l’argomento ai nostri lettori?

Cosa è successo il 27 giugno 1980?

Cosa è successo dopo tale decisione?

Risulta che il relitto sia stato finalmente recuperato.

Come si conclude l’indagine della Magistratura?

Come si conclude il processo?

All’incidente di Ustica venne associata la caduta di un Mig 23 libico.

Quali sono dunque le conclusioni e considerazioni? 


 Per gli esiti del processo civile vedere l’articolo “Le due verità giudiziarie sul caso Ustica” del Sen. Manca


Come possiamo introdurre l’argomento ai nostri lettori?

Per molti italiani il nome Ustica evoca la bellissima isola del Mar Tirreno luogo di vacanza, il paradiso dei sub.

Per chi ha fatto parte dell’AM il significato è ben diverso, non altrettanto piacevole perché legato alla scomparsa del DC-9 Itavia con ottantuno innocenti persone a bordo, alle quali va il massimo rispetto.

Ogni anno, all’approssimarsi del 27 giugno, anniversario del disastro, in Italia si assiste alla marea di preconfezionati servizi giornalistici, radiotelevisivi con argomenti ripetitivi, monorientati che non tengono conto dei risultati peritali e delle sentenze penali già passate in giudicato, continuando ad alimentare un immaginario collettivo che basato sulla sistematica e perversa disinformazione dell’opinione pubblica, ha fatto della tragedia di Ustica una vera fiction, allontanando, di fatto, l’accertamento della verità.

Insomma la “verità collettiva” ha prevalso ed ancora prevale sulla “verità processuale”.


  Torna alle domande

Cosa è successo il 27 giugno 1980? 

Quel venerdì, alle ore 21.00, il velivolo DC-9 Itavia, I-TIGI, decollato da Bologna per Palermo con due ore di ritardo, nel tratto compreso tra Ponza e Ustica scompare dagli schermi radar e precipita in mare.

Il giorno successivo il Ministro dei Trasporti, come da prassi, nomina la Commissione Tecnico Formale (Presidente Dott. Luzzati) per accertare le cause tecniche dell’incidente.

È contemporaneamente attivato anche il canale della magistratura per accertare le responsabilità.

Nella prima decade di luglio ha luogo in Parlamento un ampio dibattito sull’incidente incentrato sulla precaria situazione finanziaria e di efficienza della Società Itavia.

In particolare al Senato è presentata una mozione dal Sen Gualtieri che partendo da valutazioni circa “le condizioni d’insicurezza e di disservizio nelle linee servite dall’Itavia, di cui la recente tragedia è solo l’ultima manifestazione” chiede al Governo di considerare la revoca delle concessioni e di indagare sulle condizioni di efficienza di tutti i velivoli della società.

Lo stesso Gualtieri dichiara: “ si sapeva che questo sarebbe accaduto un giorno o l’altro…si vola a scommessa…in quella compagnia si rischia più che in ogni altra in questo Paese, e ciò perché la flotta Itavia è letteralmente un disastro, fatto di una politica aziendale di sfruttamento al limite dei velivoli e degli uomini….fatto di una manutenzione approssimativa e da mancata trascrizione di ore di volo realmente effettuate”.

Come prima ipotesi sulle cause del disastro si fanno largo l’avaria dell’aereo o il cedimento strutturale.

Tutti i servizi di linea dell’Itavia sono dichiarati decaduti dal Ministero dei Trasporti che dichiara:” si tratta di una formalità poiché l’Itavia abbandonò, di fatto, il servizio”.

Il Ministro dei Trasporti On. Formica riferisce il 29.6.89 in Commissione Stragi che “tra il 28 giugno e 8 luglio (!) il Gen. Rana, Presidente del Registro Aeronautico Italiano, gli disse che tutti i controlli sul DC-9 erano stati effettuati, e che da un tracciato radar vi erano tutti gli elementi per considerare la possibilità della presenza di un missile”.

Nei giorni immediatamente successivi al fatto, dopo 8 luglio, dissi a Lagorio (Ministro della Difesa) che vi era anche l’ipotesi del missile. Alla domanda se c’erano riscontri, fu risposto: “no, solo una voce”….(che sarebbe stata passata da un mai identificato controllore radar a un giornalista).

E da questo momento, senza una prova, l’ipotesi del missile accende la fantasia di vari personaggi, tra i quali il Presidente dell’Itavia, Davanzali, che prende la palla al balzo affermando “ la certezza della distruzione, a causa di un missile, di un aereo mentre percorreva in perfette condizioni meteo e di crociera un’aerovia riservata dallo Stato all’Aviazione Civile”.

Il 17 dicembre 1980 il PM Santacroce diffida il Davanzali per diffusione di notizie tendenziose.

Il 16.3.1982 la Commissione Tecnico Formale conclude……”causa dell’incidente è stata la deflagrazione di un ordigno esplosivo interno o esterno all’aereo…..l’unica strada percorribile per accertare la causa è quella di recuperare il relitto, il vero testimone del disastro”.

La Commissione, in assenza di novità, considera esaurito il suo compito in data   25. 3. 1986.

Il Ministro dei Trasporti, On. Signorile, si limita a prendere atto della comunicazione!

(Dimostrazione di disinteresse per un incidente occorso 6 anni prima e non ancora risolto. La commissione d’inchiesta in caso d’incidente aereo non e’ un optional, ma un obbligo di legge per il Ministero dei Trasporti per assolvere il dovere di raccogliere le prove che spieghino l’accaduto).

Torna alle domande

Cosa è successo dopo tale decisione? 

L’attività’ investigativa della magistratura ordinaria rimane l’unica (!) a operare.

Di norma essa è chiamata ad accertare le responsabilità DOPO che la determinazione delle cause dell’incidente da parte della commissione tecnica.

A detta del Sen. Pellegrino, Presidente della Commissione Stragi, la magistratura  ha trattato il complesso caso alla stregua di un comune incidente trovandosi del tutto impreparata ad affrontare un caso che richiedeva, al contrario, esperienza e competenza specifica.

Niente recupero del relitto, niente prove. Ognuno è libero di dire la propria versione dei fatti.

E cosi in assenza del “testimone”, prende sempre più corpo la tesi a favore del missile.

Il ruolo degli organi d’informazione diventa sempre più rilevante, quasi dediti a condurre un’inchiesta parallela con iniziative apparse preordinate ad avvalorare la tesi precostituita del missile, capace di dettare l’agenda all’inchiesta ufficiale.

L’attenzione è concentrata sull’AM, come facile capro espiatorio da dare in pasto all’opinione pubblica, complice il silenzio-assenso della magistratura inquirente, affermando che i vertici della FA hanno depistato le indagini e ostacolato l’attività’ dei vari organi inquirenti, e ciò prescindendo dall’accertamento delle cause del disastro.

L’evento Ustica da’ vita a un vero e proprio processo di piazza guidata da un’attenta regia che seleziona le notizie riprese puntualmente dai media senza procedere ad alcuna verifica di attendibilità e veridicità.

L’AG non appare in grado di sottrarsi alle pressioni di una opinione pubblica ormai convinta della tesi del missile.


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Risulta che il relitto sia stato finalmente recuperato.

Solo il 10.6.1987 iniziano le operazioni di localizzazione e recupero del relitto che si concludono nel 1992 con il 94% dello stesso.

La Commissione Tecnico Formale “Luzzati” che aveva richiesto il recupero del relitto non viene riconvocata!

All’annuncio del Governo Craxi nel 1987 di procedere al recupero, operazione negata nel 1981 per mancanza di fondi, l’avvocato dell’associazione dei familiari delle vittime, Romeo Ferrucci, si oppone dichiarando; “ la verità già si conosce… è del tutto normale, anzi ovvio e comunque doveroso opporsi al recupero di quello che gli esperti chiamano il testimone…egli sostiene che il relitto doveva essere lasciato dov’era, che non c’era alcun bisogno di ripescarlo perchè tanto tutti ormai sanno benissimo cos’era successo e peraltro il recupero si sarebbe risolto in un’inutile spesa, una perdita di tempo e certamente in un allontanamento dalla giusta via, quella del missile”…..

Il collegio peritale internazionale (Misiti) nominato dal GI Priore, il primo ad esaminare il 94% del relitto, composto di 11 membri, il 23.7.94 afferma unanimemente :“ l’ipotesi della esplosione interna nella parte posteriore del velivolo deve essere considerata la più probabile causa dell’incidente”.

Due periti, Casarosa e Held, pur essendo d’accordo sull’ipotesi dell’esplosione a bordo, firmano una postilla secondo la quale “non si può escludere con certezza la presenza di altri velivoli nel cielo di Ustica per via del ritrovamento di un serbatoio sganciabile in volo (tanica da 300 US gallons probabilmente usata da A-4 o A-7, velivoli non intercettori) al termine di una traccia radar e in prossimità del relitto del DC-9….il comune buon senso potrebbe suggerire una certa prudenza nel ritenere casuale il ritrovamento stesso”, dando cosi origine all’ipotesi della quasi collisione con velivolo sconosciuto, cioè un passaggio a sfiorare il DC-9 senza collisione (!), evento di fatto mai avvenuto al mondo. 

Le conclusioni della perizia non sono state accettate dai media e parti civili (Itavia e familiari delle vittime) che hanno ridicolizzato i periti tacciandoli di incompetenza.

A ulteriori quesiti del GI Priore, il 24.11.1994 il collegio conferma l’ipotesi della bomba e la postilla di Casarosa e Held.

I magistrati inquirenti accettano le argomentazioni contenute nella postilla (non esclusione che altre potessero essere state le cause del sinistro = semicollisione) e bocciano l’ipotesi dello scoppio della bomba nella toilette del DC-9.

La postilla “Casarosa” porta l’AG ad indagare ulteriormente sui tracciati radar alla ricerca di altri aerei nella zona dell’incidente.

Per inciso, oltre le inchieste della Magistratura Ordinaria e quella parallela dei media, va citata l’inchiesta politica condotta dalla Commissione Stragi presieduta dal Sen. Gualtieri, Segretaria l’On. Bonfietti, Presidente del Comitato familiari delle vittime di Ustica, (presenza in evidente conflitto d’interessi), consulente giuridico Dott. Priore, che il 22.4.1992, con il Parlamento sciolto, conclude con l’approvazione di 14 membri su 41….”non è stata raggiunta la certezza nelle cause della perdita dell’aereo; indipendentemente da esse, emergono responsabilità da parte di quanti hanno ostacolato la ricerca della verità”.

Nota aggiuntiva del Sen. Bosco.

“il lavoro della Commissione ha risentito in maniera pesante dell’influenza esercitata da alcuni organi d’informazione. In definitiva la Commissione ha finito per esercitare il ruolo di sponda a iniziative editoriali, il più delle volte apparse preordinate ad avvalorare una tesi precostituita, com’è stato dimostrato anche nella realizzazione di complessi documentari televisivi nazionale e stranieri… la Commissione è stata indotta a incentrare, sin dall’inizio, tutta la sua prevalente attenzione sul comportamento dell’AM che peraltro non è mai stata titolare dell’inchiesta.

Giungere ad affermare che responsabili dell’AM abbiano depistato le indagini e ostacolato l’attività’ dei vari organi inquirenti, e ciò prescindendo dall’accertamento delle cause del disastro aereo, è sintomatico di un fine accusatorio di medievale memoria, che non tiene conto del giusto processo e delle regole che sono proprie dello stato di diritto.

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Come si conclude l’indagine della Magistratura?

L’interminabile indagine penale si chiude il 31.8.1999 quando il GI Dott. Priore:

– non attenendosi alle conclusioni del Collegio Peritale d’Ufficio “Misiti” che si pronuncia a favore dell’esplosione interna, causa asserita anche dai PPMM “l’esplosione all’interno dell’aereo, in zona non determinabile, di un ordigno è dunque la causa della perdita del DC-9 per la quale sono stati individuati i maggiori elementi di riscontro….certamente non vi sono prove di un missile o di una sua testata”,  

– ha ritenuto l’ipotesi dell’onda d’urto di un missile o una quasi collisione con un velivolo ad alta velocità vicinissimo al DC-9, (che avrebbe provocato la rottura dell’ala sinistra, cosa non compatibile con il danno dentro e intorno alla toilette e nemmeno le altre evidenze di un’ esplosione), la più probabile per la perdita del velivolo, dichiarando al contempo ignoti gli autori ed accusando quattro Generali dell’AM di alto tradimento per “aver impedito, tramite comunicazione di informazioni errate, l’esercizio delle funzioni del Governo”.

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Come si conclude il processo?

Il 10 gennaio 2007, la Corte di Cassazione cosi si pronuncia:

– assoluzione di alti Ufficiali dell’AM da gravi imputazioni connesse con la vicenda;

– impossibilità di poter affermare con certezza la causa dell’esplosione  in volo del DC-9 dovendo escludere sia l’ipotesi del missile, dato che la carcassa dell’aereo non reca segni dell’impatto del missile stesso, e sia quella della bomba a bordo alla quale si oppone, non l’assenza di evidenza della esplosione interna nella carcassa, ma solo il mancato riscontro della circostanza secondo cui l’ignoto attentatore per poter programmare opportunamente il timer, fosse a conoscenza del dato che l’aereo sarebbe partito da Bologna con 2 ore di ritardo” (la circostanza si potrebbe spiegare con l’intenzione dell’attentatore di programmare il timer alle ore 21.00 per un’esplosione dell’ordigno non in volo, ma dopo l’atterraggio a Palermo) come in effetti avvenuto, sottolineando infine che “tutto  il resto non essendo provato è solo frutto della stampa che si è sbizzarrita a trovare scenari di guerra calda e fredda”;

– “la presenza di altri aerei deducibili dai tracciati radar non raggiunge in alcuna analisi il valore della certezza assoluta e quindi di prova….in termini di certezza nulla è emerso….tutto il resto è fantapolitica o romanzo che potrebbe anche essere interessante se non vi fossero coinvolte 81 vittime innocenti”.

Nulla di quanto ipotizzato è stato provato! E’ stata una colossale montatura mediatica con diverse complicità!

La notizia, purtroppo, non è stata accolta con l’auspicato sospiro di sollievo dai vertici dello Stato nell’apprendere che alcuni fra i maggiori esponenti dell’Aeronautica Militare NON si erano macchiati delle colpe per le quali sono stati lungamente in giudizio, ne ha avuto alcun risalto sulla grande stampa nazionale.

Anzi, la sentenza ha registrato dure critiche da parte di alcuni familiari delle vittime, definendo l’assoluzione una vergogna, e di ministri ed esponenti della sinistra, riassumibili da quanto dichiarato dal segretario dei DS, Piero Fassino, l’11 gennaio: ”amarezza e rabbia per una sentenza che non ci da né giustizia né verità”.

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All’incidente di Ustica venne associata la caduta di un Mig-23 libico.

Il 18 luglio 1980 cade a Timpa delle Megare (Sila), tra le 11 e 11.30 del mattino, con numerosi testimoni oculari, un Mig-23 libico, (avvistato dal radar di Otranto e erroneamente qualificato friendly dai controllori del radar di Iacotenente).

La caduta del velivolo, come stabilito dalla commissione italo-libica presieduta dal Col. Ferracuti, è da attribuire allo spegnimento del motore, avvenuto in alta quota e causato dall’esaurimento del carburante; è altresì ipotizzato uno stato di progressiva perdita di coscienza da parte del pilota.

Sul luogo si recano anche un magistrato e un medico legale, oltre ai carabinieri.

L’autopsia del pilota libico, eseguita qualche giorno dopo dai Dott. Zurlo e Rondanelli, conferma la data del 18 luglio 1980 come quella del decesso.

Il Rondanelli, in una intervista del 1986 dichiara di aver sottoscritto pochi giorni dopo l’autopsia una nota, mai ritrovata, secondo la quale la data del decesso del pilota libico deve essere retrodatata di almeno venti giorni, portandola cosi vicina al 27 giugno 1980, dando il via all’ipotesi di coinvolgimento del Mig nella fantomatica battaglia aerea che avrebbe coinvolto il DC-9 Itavia.

È avviata un’inchiesta della Procura di Crotone con il risultato che i medici furono dichiarati incompetenti, inattendibili e le loro dichiarazioni infondate.

Ma allora perché, si chiede il magistrato, i periti avrebbero inventato la circostanza? ……. per dare una mano ad un vecchio amico del Dott. Zurlo, il Davanzali che, secondo quanto affermato dallo stesso Zurlo, aveva l’interesse a dimostrare che il DC-9 era stato abbattuto.

… tutto il processo è stato imbastito su argomentazioni di livello infantile, ha preso spunto dalle dichiarazioni di periti che hanno dimenticato la serietà professionale e le nozioni di comune conoscenza; si è sviluppato su organi di stampa per opera di personaggi interessati e comunque disponibili a ogni mistificazione e speculazione per affermare e scrivere coscientemente cose contrarie al vero. E’ una vicenda squallida, emblematica dell’imperante carenza di serietà e professionalità.

Quest’atto della Procura di Crotone non è servito ad autorevoli giornalisti (!) che hanno preferito ignorarlo per sostenere sempre il coinvolgimento del Mig-23 libico nel disastro di Ustica.


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Quali sono dunque le conclusioni e considerazioni?
L’evento dirompente che ha causato la caduta del DC-9 è stato istantaneo (nessun allarme dei piloti). Ciò è confermato dalla immediata avaria elettrica e danni  all’impianto ossigeno con le maschere non uscite automaticamente; 

– la mappa dei ritrovamenti in mare prova la disintegrazione in volo del DC-9;

– sul 94% del relitto, unico e attendibile testimone della propria fine, non è presente alcuna traccia di alcun tipo di missile;

– sui nastri radar, militari e civili, integri e non alterati, non esiste alcuna traccia coerente di velivoli presenti in un raggio di 50-60 miglia intorno al DC-9 nel punto e nell’istante dell’incidente;

– nessun controllore ha detto di aver visto sugli schermi radar qualche velivolo intorno al DC-9 poiché i calcolatori non hanno inviato agli schermi stessi tracce di velivoli vicini al DC-9;

– la battaglia aerea, velivoli nelle vicinanze del DC-9, non essendo provati, erano solo nelle congetture della stampa che si era sbizzarrita a trovare scenari di guerra calda e fredda;

– il Mig-23 libico è caduto sulla Sila il 18 luglio 1980;

– i due TF-104 di Grosseto, non dotati di alcun tipo di armamento, sono atterrati 25 e 15 minuti prima dell’esplosione del DC-9, a 345 miglia di distanza;

– il segreto di stato non è mai stato opposto alle attività indaganti ed inquirenti;

– tutti i Paesi interessati da rogatorie internazionali hanno dato risposte formali, tranne la Libia;  

– l’ipotesi di un’esplosione interna è l’unica compatibile con tutti i fatti. Essa da una spiegazione ai danni dentro ed intorno alla toilette posteriore ed alla sequenza della rottura definitiva;

– l’incidente è stato quindi causato da una rottura in volo provocata da un esteso danno strutturale a seguito della detonazione di una carica esplosiva nella toilette posteriore lato destro;

– la tardiva decisione del governo di avviare le operazioni di recupero è da considerare la prima grave responsabilità nell’impedire una tempestiva determinazione delle cause dell’incidente….dando adito ad ogni ipotesi fantasiosa perché l’unico testimone che avrebbe potuto smentirla non era disponibile ai fini di giustizia;

– quando nel 1992 il 94% del relitto fu recuperato la Commissione Tecnico Formale non fu riconvocata, e questa è la seconda grave responsabilità del Governo;

– caso unico nella storia dell’aviazione civile mondiale, la Magistratura Ordinaria ha condotto in toto (cause tecniche e responsabilità) l’indagine, con tempi e costi stratosferici e i risultati che sono stati indicati.

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