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I Gate Guardian: F-104G (presso Veveri)

Circolo del 53

L’F-104 di Veveri   (di Dino Fabbri)

Si tratta di un F-104G donato dal Museo Storico di Vigna di Valle: all’epoca dei fatti, se non ricordo male, erano i mesi estivi del lontano 2006 e la Direzione del  Museo mi propose di prelevare dal loro sedime un vecchio spillone ritenuto ormai non più necessario alle esigenze dell’Ente e quindi tutto sommato più ingombrante che non.
In qualità di Comandante dell’Aeroporto di Cameri, e soprattutto di accanito cacciatore di velivoli da esposizione, accettai con entusiasmo:  ritenevo neanche lontanamente immaginabile rifiutare un simile regalo anche se l’aeroporto era già ben fornito di Starfighters, infatti uno con una splendida livrea tigrata (Tiger Meeting 1988) era stato collocato a “gate guardian” del Comando, impalato in posizione da “salita operativa” davanti all’hangaretto 1923 ed un altro, più tranquillamente poggiato sulle tre ruote, faceva bella mostra di sé presso l’aerea espositiva aeroportuale, armato di missili e con livrea grigio/azzurra da superiorità aerea.
Il mio Aeroporto aveva ospitato senza soluzione di continuità un gruppo di velivoli F-104G/S dal 1964 a tutto il 1996: era impensabile che non si trovasse posto per un terzo spillone! Dove metterlo ci avrei pensato dopo con calma. Il trasportatore con il velivolo smontato arrivò in tempi brevissimi e la cellula venne subito affidata ad una efficiente e collaudata squadretta di tecnici che nel passato si era occupata del restauro di tutti gli altri aeroplani della nostra bellissima e invidiata area espositiva.
Dopo un rapido lifting, l’F-104 (che comunque era pervenuto in buone condizioni di salute) venne trainato in sala verniciatura del 1° RMV, reparto indispensabile e sempre disponibile ad interventi di questo tipo, dove, terminato un veloce consulto con i sottufficiali addetti alla verniciatura e quelli che avevano operato il restauro, venne di comune accordo decisa la livrea del nuovo arrivato e che avrebbe dovuto essere uguale, o almeno il più simile possibile, a quella dei primi Starfighters giunti in Italia: bianca e argento alluminio.
All’uscita dall’estetista eravamo in presenza di un piccolo grande capolavoro: uno spillone metallizzato, luccicante e rifinito nei minimi particolari al punto che sembrava dovesse decollare da un momento all’altro; una piccola folla di curiosi si era intanto radunata attorno al nuovo arrivato, attratta soprattutto da un “painting” che pochi (forse nessuno) tra i presenti avevano avuto la possibilità di ammirare, operativamente parlando, in passato; tra le immancabili chiacchiere e considerazioni del momento il sottoscritto pensò ad alta voce che ora si sarebbe dovuto trovare una collocazione idonea e soprattutto utile a proporre ai più la bellezza del prodotto appena terminato.

Solo pochi attimi di silenzio quando dal gruppo si levò una voce, quella del Sig. Benvenuto Doto, impiegato civile del Comando, che lanciò la seguente proposta:

“Perché non lo mettiamo a Veveri?”
Si, Veveri! L’idea mi sembrò subito del tutto meritevole di attenzione.
“Davanti al Circolo Unico”, proseguì il sig. Doto, “dove praticamente tutti o quasi, quando si recano presso la zona logistica, sono costretti a passare.”

La decisione fu presa all’istante, lo spazio davanti al circolo era più che bastante, il nuovo F-104 doveva essere posizionato proprio là e finalmente anche il comprensorio logistico di Veveri avrebbe avuto la sua bella attrazione  museale, e che attrazione…! L’ottimo Gruppo Impianti realizzò subito dopo e in breve tempo 3 plinti in cemento su cui appoggiare ed ancorare il velivolo, e quando questi furono asciutti e consolidati, con una “ardita” operazione notturna di trasferimento lo Spillone venne trainato via terra e senza ali lungo i 6 chilometri di statale che separano l’Aeroporto dalla Zona Logistica e in pochi giorni qui riassemblato e collocato nello spazio ad esso riservato dove ancora oggi lo si può ammirare.

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